Il cantiere di Nervi
Location: appartamento privato - Genova, Italia
Project: Ministudio architetti
Photo: Bruno Ravera
Parola ai progettisti:
Il progetto di ristrutturazione di una mansarda genovese vicino al mare di Nervi ha plasmato le caratteristiche tradizionali di un’antica casa ligure in un appartamento contemporaneo alternando con leggerezza spazi e manufatti antichi a forme attuali e lineari per creare un dialogo continuo in contrapposizione, sottolineato da un preciso sistema di illuminazione architettonica.
La nuova disposizione interna ricuce gli spazi esistenti in uno spazio fluido e continuo che dal nuovo accesso al pianerottolo inferiore del vano scale attraverso una rampa rivestita in lamiera metallica, permette l’accesso alla zona giorno e al nuovo ampliamento compreso tra la falda della copertura e la quota originale dell’appartamento, nel quale viene inserito un secondo bagno.
Il salone centrale è lo snodo della vita dell’appartamento, presenta un divano centrostanza che dialoga con gli elementi presenti a parete, da un lato un camino in acciaio nero appoggiato su una panca in microcemento, la zona televisore e la zona lettura con un’alta libreria a scansioni alternate.
Sul salone affacciano le porte antiche delle camere da letto e un nuovo passaggio di matrice esplicitamente contemporanea che permette l’accesso alla zona dei servizi. Sottolineato da una pedana in cementine grafiche e da un portale la cui inclinazione estemporanea congiunge le due parti di casa con differenti falde di copertura, può essere chiuso da una porta in cristallo, mantenendo la possibilità di separazione fisica ma non visiva verso la zona cucina con accesso al terrazzo.
La cucina sotto la falda più bassa del tetto è studiata su misura al fine di recuperare al massimo lo spazio, ma con attenzione al riutilizzo di materiali antichi come il marmo o la quercia in contraltare ad oggetti contemporanei come la cappa custom a mensola in acciaio, che per forma e dimensioni diventa un oggetto architettonico in dialogo con gli elementi lineari del tetto e dei corpi illuminanti.
Dalla cucina si accede al terrazzo e ad un disimpegno ad uso di servizio , il quale a sua volta permette l’accesso al bagno principale, la cui forma irregolare permette la divisone delle aree in due zone ben distinte.
Da un lato il mobile lavabo con il recupero del pozzetto in marmo originale della vecchia cucina di casa e dall’altro la doccia : un pozzo di luce con l’apertura di un nuovo lucernario esattamente sopra il soffione, ulteriormente esaltato da un rivestimento in ceramiche bianche e un’illuminazione a perimetro per un continuo collegamento visivo tra casa e cielo.
https://www.archilovers.com/projects/266547/il-cantiere-di-nervi-ovvero-l-arte-del-kintsugi.html