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Campagna pubblicitaria 2012

Lucifero’s lancia la sua prima campagna pubblicitaria, in uscita dalla primavera sulle riviste specializzate di settore. Attirare l’attenzione, far parlare di se, in un mercato molto affollato in cui il “rumore” di sottofondo  è molto alto, oggi è sempre più difficile. Per questo si è deciso di scegliere una comunicazione che uscisse dagli schemi classici seguiti ormai da anni dalla pubblicità dei prodotti di illuminazione.  

Il tema, immagini di persone scattate in bianco e nero con tecnica che ricorda esplicitamente certa fotografia americana da cronaca anni ’40, vuole essere un “meta-tema” rispetto al “prodotto” – l’apparecchio di illuminazione – suggerendo volutamente più stimoli e piani di lettura. La prima reazione che si vuole innescare, incentrata sulla provocatorietà dell’immagine, è la curiosità, la domanda “che cosa produce questa azienda…?”; e non casualmente il soggetto fotografato dirige il suo sguardo verso l’alto della pagina, dove è riportato l’indirizzo www di Lucifero’s. E’ uno stimolo per il progettista ad andare a curiosare su internet, a scoprire di cosa si tratti. Là scoprirà l’azienda, se ancora non la conosce, oppure, se già ne ha utilizzato i prodotti, troverà un sito completamente rinnovato, altra importante novità 2012 per Lucifero’s, nell’immagine e nei contenuti.  Il nuovo www dell’azienda si apre con una home page che mostra l’immagine oggetto della campagna insieme ad altre foto di soggetti diversi ma scattati con lo stesso spirito…continuità e coerenza nella comunicazione della nuova immagine di Lucifero’s, un’azienda, siamo convinti, che farà parlare sempre più di se.  

Un secondo piano di lettura, legato alla scelta di tenere completamente fuori campo il prodotto che illumina – paradossalmente ciò che invece interessa promuovere – e di mostrare solo il soggetto illuminato, suggerisce l’approccio con cui Lucifero’s affronta l’ideazione dei suoi apparecchi: ciò che conta è il risultato, la qualità della luce, la capacità dei suoi prodotti di permettere al progettista di utilizzare la luce come uno strumento per evidenziare, sottolineare, esaltare, promuovere, creare atmosfere… in breve per dare vita a cose e persone nello scorrimento del tempo. Se questo è lo scopo, il prodotto, che svolge un ruolo fondamentale nel permettere il raggiungimento di questi risultati, passa formalmente in secondo piano, resta un protagonista ma dietro le quinte… 

Un ulteriore stimolo, forse il più provocatorio ed evocativo, è legato al soggetto fotografato – un giovane pugile colto mentre si allena in una palestra di periferia e primo ritratto tra altri soggetti che verranno pubblicati in seguito – che poco ha a che vedere con le immagini patinate cui forse troppo siamo stati abituati. Da un lato ricorre il tema della luce come “strumento” o “mezzo al fine” indipendentemente da chi o cosa illumina; il messaggio è preciso: a noi interessa creare apparecchi di illuminazione che nelle mani del progettista siano in grado di tirare fuori l’anima, la vita, il respiro, il bello che risiede in tutto quello che ci circonda. Dall’altro si vuole far emergere lo spirito che caratterizza l’azienda Lucifero’s stessa e il team di persone che gli da vita: fuori dal coro, giovane, curioso, dinamico e privo di artefazione od orpelli teorici,  unito alla passione per la luce, all’attenzione per l’innovazione tecnologica in quanto tale e a tanti anni di esperienza; un’azienda atipica, fuori dagli schemi classici e informale quanto basta per entrarci in sintonia immediata.